Sottovuoto Projectfood
Cosa sono le macchine per il sottovuoto? Quali sono le migliori? Quali differenze ci sono tra una e l’altra? A spiegarcelo, con parole semplici e chiare, è, come sempre, il bravissimo Chef Alex. I suoi consigli stanno diventando, settimana dopo settimana, davvero molto importanti oltre che interessanti. Nel video di oggi vengono analizzate tre diversi apparecchiature per il condizionamento sottovuoto di alimenti che sono, per alcune caratteristiche, davvero molto simili tra loro, ma che hanno differenze ben precise e si adattano meglio a una o all’altra esigenza.
Cosa sono i macchinari per il sottovuoto e a cosa servono?
Cosa sono e a cosa servono i macchinari per il sottovuoto? Quando si fa riferimento a questi particolari tipi di attrezzature per la ristorazione si prendono in esame una serie di apparecchiature per il condizionamento sottovuoto di alimenti solidi e liquidi.
A cosa servono tali macchinari? Questa domanda equivale a chiedere a cosa serva il sottovuoto. Ebbene nel mondo della ristorazione si tratta di una importante possibilità di conservare gli alimenti più a lungo nel tempo. Un esempio? Cibi solidi, sughi pronti, preparati o semi preparati per le varie pietanze, ma anche frutta e verdura oltre che formaggi e insaccati, sottovuoto, durano più a lungo e mantengono inalterate le loro proprietà oltre che il loro sapore tradizionale.
In realtà le applicazioni del sottovuoto sono potenzialmente infinite. Il principale utilizzo riguarda la conservazione degli alimenti, evitando gli sprechi e la perdita di denaro, ma, come i migliori chef sanno, una macchina per il sottovuoto serve anche per realizzare i sacchetti da inserire nel roner per la cottura di alimenti sottovuoto. Oltre alla cottura in padella, alla frittura, al grill e all’utilizzo del forno, ogni chef ha a disposizione un ulteriore metodo per la preparazione dei cibi. Si tratta di una tecnica di cottura lenta, ma molto efficace soprattutto se si vuol far risaltare tutti i sapori, anche quelli delle spezie, a regalare una vera e propria esplosione di gusto ai palati dei commensali.
Macchinari per il sottovuoto: l’offerta ProjecFood tra somiglianze e differenze
Quanti e quali macchinari per il sottovuoto esistono in commercio? Quali si trovano sul sito di ProjectFood? Come spiegato da chef Alex si possono distinguere ben tre tipologie di macchine per il sottovuoto. La prima, che si può definire un macchinario entry level, è un di quelli ad aspirazione esterna. Gli altri due, invece, ad aspirazione a campana.
Quali sono le somiglianze e quali le differenze tra tali attrezzature professionali per la ristorazione? Tutti e tre gli esemplari presentati dallo chef sono prodotti 100% Made in Italy realizzati per il settore della ristorazione. Si tratta di macchinari ad hoc costruiti pensando alle esigenze delle varie cucine, ma soprattutto realizzati per durare a lungo nel tempo e per essere puliti e sanificati con rapidità in modo da poter essere utilizzati velocemente in ogni servizio.
Il primo macchinario di chi ci parla chef Alex ha una aspirazione esterna e come tutti i macchinari con questa caratteristica deve essere utilizzato per il condizionamento sottovuoto di alimenti solo sotto forma solida. Niente sughi, oli o brodi. Il motivo? Aspirando l’aria intera si rischierebbe di aspirare anche i liquidi andando a compromettere la fase di sigillatura.
Tale macchina per il sottovuoto è presente oltretutto in tre versioni differenti ovvero da:
- 35 cm,
- 40 cm
- 45 cm
- 50 cm
Tali misure fanno riferimento alla lunghezza della barra saldatrice che permette di andare a sigillare il sacchetto. Una maggiore dimensione equivale a una maggiore dimensione del sacchetto che può essere sigillato.
Tale macchinario ha tre programmi differenti. Quali? Un primo manuale in cui si decide manualmente il tipo di sottovuoto che si desidera e poi il programma numero uno e il programma numero due entrambi automatici. Il primo di essi corrisponde a 15 secondi di aspirazione. Il secondo a ben venticinque secondi.
Tra i due macchina per sottovuoto a campana presentati da chef Alex troviamo due macchinari capaci di andare a condizionare in sottovuoto anche alimenti in forma liquida. Per quanto riguarda settaggi e funzionamento non ci sono sostanziali differenze tra un macchinario e l’altro. E’ bene sottolineare però come uno sia la versione premium dell’altro. Il secondo ha un motore leggermente depotenziato rispetto al terzo e dimensioni più ridotte che lo rendono uguale al primo vista la lunghezza della barra saldatrice.
Il terzo macchinario per il sottovuoto, invece, viene utilizzato per grandi produzioni in quanto ha una barra saldatrice che può arrivare fino a 80 centimetri. Presenta, infine, in maniera opzionale un inserto per evitare che vi sia un surplus di gas inerme dentro al sacchetto.
Ti occorre un macchinario per il sottovuoto? Non esitare a visitare il sito per scegliere, grazie alle preziose informazioni di chef Alex, quello che fa al caso tuo e meglio si adatta alla tua tipologia di business.
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